Categoria: knit & creatività

uno scialle personalizzato

Nella foto, un particolare della parte traforata di Hachi’s shawl… sì, hachi come il mio nick.

È successo che un po’ di tempo fa la mia amica Elena Grecchi mi ha tempestato di domande su come fosse il mio scialle ideale, forma, dimensione, spessore, colori preferiti… e poi s’è messa all’opera. Io non ne ho più saputo nulla fin quando non ho scartato il pacchetto… ovviamente l’effetto sorpresa con tutte quelle domande s’era un po’ perso, ma pazienza! Un pacchetto fatto per bene, come quelli che spedisce alle sue clienti del negozio Etsy, con tanto di cartoncino di ringraziamento e di omaggio! E dentro c’era questa meraviglia:

È così grande che non riesco a tenerlo tutto aperto! Ed è morbidissimo, leggero e caldo. Il filato è Kulau di Bilum Hand Dyed Yarns.

Presto lo troverete nello shop Etsy già pronto in qualche altra variante di colore o fra i modelli di Ravelry se preferite mettervi all’opera e farlo con le vostre mani.

Granny mania

Dopo anni di lotta, finalmente ho imparato a fare le classicissime piastrelle della nonna, quelle delle coperte fatte coi fili d’avanzo… sono semplicissime eppure non mi sono mai venute bene, sempre un po’ troppo storte, un po’ diseguali, e poi i cambi di colore! odio i cambi di colore perché significano fili da nascondere alla fine del lavoro… Le piastrelle della foto mi servono per realizzare una borsa, e sono per ora 27, ma mancano ancora i laterali (ho finito il nero e me lo devo procurare) quindi diventeranno 35, se ho contato bene. 35 piastrelle a tre colori significano 210 fili da nascondere, un incubo che fa venire voglia di cambiare progetto prima ancora di iniziare! Ci sto riuscendo grazie a un trucchetto di una banalità sorprendente: ho fatto prima tutti i centri (quelli fucsia nella foto) e ho nascosto i loro fili. poi ho fatto la parte ecru e ho nascosto i fili, poi il giro nero. Prima di un pannello (che poi ho unito, e rifinito) e poi dell’altro. È pazzesco ma funziona. Un pezzo per volta, in maniera sistematica, non mi sono neanche accorta di aver già nascosto quasi duecento codine. Stavolta arrivo alla fine.

La borsa con le piastrelle, fatta in un altro modo rispetto al progetto attuale ma non importa, è stato il mio primo progetto (fallito) di quando ho ripreso a lavorare a uncinetto da adulta, un po’ di anni fa. In qualche modo è cominciato tutto da lì, e poi sono venuti altri lavori più complessi, e poi i ferri, le maglie, gli scialli, e l’amica con cui forse, dopo un inizio un po’ burrascoso, non avrei riallacciato in maniera solida i rapporti. E la scoperta di quanto fanno bene i lavori manuali, la creatività, il realizzare qualcosa con le proprie mani.

Manualmente di primavera

Manualmente 2018

Lo scorso weekend c’è stato Manualmente, l’edizione di primavera.
Una volta c’era solo in autunno, verso fine settembre, e io sbirciavo i manifesti sognando di saper fare un pupazzo come quello del logo dell’epoca:

(la prima edizione è credo del 2003, e le mie nozioni creative in fatto di cucito, maglia et similia erano molto scarse e molto impolverate)
Poi sono successe un po’ di cose, ho cambiato vita due o tre volte, e scoprire di saper fare cose con le mie mani mi ha aiutato a non sprofondare troppo nella crisi personale. Era il 2012 quando telefonai molto titubante a un numero stampato su un volantino che pubblicizzava un corso di cucito creativo e domandai “Ma posso venire anche se non so tenere un ago in mano?” Il volantino era di quella che ora si chiama La Fabbrica del Chinino, ed è stato uno dei luoghi-chiave della mia sopravvivenza durante un lungo periodo di disoccupazione. Ho imparato a cucire, o almeno ad aggiustarmi anche se le mie cuciture non sono perfette, a usare la macchina da cucire e soprattutto ho riscoperto i rapporti umani e la solidarietà. Sapevo usare l’uncinetto dai tempi della scuola elementare, e dall’uncinetto alla maglia il passo è stato breve. Oltre al cucito abbiamo organizzato un knit café, e poi ho imparato a destreggiarmi anche in altre attività creative. Dalla Fabbrica del Chinino mi sono allargata ad altri ritrovi, in parte con le stesse persone e in parte con altre. C’è stata una stagione in cui dovevo “incrociare” nel modo giusto gli impegni per far sì che si alternassero nelle settimane, visto che l’ubiquità non la posseggo ancora! E poi ho trovato un nuovo lavoro, anche se è comunque precario, ma la passione per le arti creative non è venuta meno, anche se ho dovuto ridimensionare la quantità e la logistica degli impegni.

Manualmente 2018
Manualmente 2018

Così, dopo diversi passaggi a Manualmente come visitatore, e un’edizione fatta dall’interno con Libri Letti ai Ferri, venerdì scorso ci sono tornata con le amiche a fare un giro.
Negli anni ho visto andare e venire le mode, aumentare e diminuire gli stand dedicati a questo o quell’hobby…
Quest’edizione mi è parsa un poco in tono minore, gente ce n’era sempre tanta, abbiamo fatto un bel po’ di coda per entrare, ma il padiglione era utilizzato solo in parte, e la zona più periferica era chiusa con transenne e pannelli che facevano sembrare lo spazio più piccolo, come si fa a teatro quando non sono stati venduti tutti i biglietti. Di filati, lane, cotoni e chi più ne ha più ne metta c’erano i soliti stand, pochi, e senza particolari novità. C’erano un sacco di bottoni (e infatti le mie amiche ne hanno comperati in quantità!) che in effetti possono essere usati non solo per il cucito. Anche per l’altra mia attuale passione, la cartoleria e la decorazione su carta non c’era nulla di particolarmente memorabile. Mancava anche lo stand dell’ASI dove a settembre scorso avevo seguito un’interessante dimostrazione.
L’impressione, per quel che mi riguarda, è che l’edizione forte sia quella autunnale, e quella di aprile sia un’aggiunta dettata forse da esigenze commerciali, ma meno sentita.

Evviva, è arrivato il corriere!

Ho fatto un acquisto dal sito www.lanaonline.it per il mio prossimo lavoro a maglia.
Sono stati rapidi e la spedizione ha i costi fra i più bassi fra i siti che ho consultato.
E nel pacchetto, anche se un po’ stropicciata (mettono i gomitoli sottovuoto per risparmiare ingombro) c’era questa lettera che ho fotografato, col cuoricino di feltro.
Una stupidaggine, ma carina, mi ha fatto piacere :) Piccole coccole al cliente, bravi.

(Col filato, Poema di Laines du Nord, voglio farci un altro Marzolino, il primo è quasi finito!)

Knit antistress

Marzolino

Io non amo particolarmente i weekend (e sopratutto le domeniche) in cui non ho nessun programma. E’ vero che da quando ho un lavoro che mi costringe ad alzarmi a orari innaturali per i miei bioritmi la domenica è diventata l’occasione per recuperare un po’ e reggere alla settimana successiva, però continuo a patire un po’ questi pomeriggi vuoti e solitari. Oggi poi piove, è grigio e non fa venire voglia di uscire (anche se riempire un po’ il frigo sarebbe una buona cosa…), la gatta dorme nascosta in uno dei suoi rifugi e io… sferruzzo.
Ho preso i ferri in mano due o tre anni fa.
Da ragazzina lavoravo con l’uncinetto, avevo imparato a scuola, mi era piaciuto e ogni tanto facevo qualcosa, andando un po’ a occhio e aggiustandomi dove non sapevo. L’uncinetto è più amichevole dei ferri, lo penso anche adesso, che tutto sommato preferisco i ferri. L’uncinetto è “semplice”, hai una maglia sola per volta, non puoi perderla, se sbagli tiri il filo e riprendi senza problemi. Coi ferri avevo avuto qualche timido approccio, molto timido. La zia Gianna, sorella di mia nonna paterna, era bravissima e paziente e mi piaceva molto, ma è morta quando io avevo appena nove anni e non ho fatto in tempo a imparare. Sapevo fare dritto, rovescio molto meno, e qualcuno doveva montarmi le maglie e chiudermi il lavoro. Insomma, un disastro.
Beh, in fondo è andata bene: quando ho (ri)scoperto i ferri, non sapendo fare praticamente nulla e non toccandoli da trent’anni o quasi, ho trovato più facile abituarmi ai comodissimi circolari e a usare la sinistra per tenere il filo, non avevo preconcetti né gesti automatici da correggere. Lavorare trovandosi con le amiche, fra una tazza di caffè e una chiacchiera, magari anche con uno o due cagnolini che fanno da mascotte, è terapeutico.

Oggi niente amiche e niente cagnolini, ma un progetto tutto nuovo, lo scialle Marzolino che Elena Grecchi mi ha affidato in anteprima. Non ho mai fatto da (quasi)tester!
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Gennaio con Libri letti ai ferri

Anche se gennaio “inizia tardi” per via delle feste, noi di Libri letti ai ferri non stiamo certo ferme!
Riprendiamo gli incontri nel laboratorio di Margherita (VIACALIMALA via Monti 9bis Torino) a partire da mercoledì 10 gennaio, con una variazione importante: ci vedremo ogni quindici giorni, ma per un numero di ore maggiore: a gennaio dunque gli appuntamenti saranno il 10 e il 24, sempre di mercoledì, che è il nostro giorno, dalle 17 alle 20.

Sabato 13 gennaio ci sarà invece il knit al Circolo dei Lettori. Questo mese saranno nostre ospiti due poetesse che hanno scelto di pubblicare insieme i loro componimenti: Daniela Della Casa con il libro HO DANZATO CON TE e Gigliola Magnetti con DENTRO IL MIO BIANCO edito da Carta e Penna.
Circolo dei Lettori, via Bogino 9, dalle 10 alle 12 di sabato 13 gennaio 2018.

Ma non posso non anticipare qualcosa sull’incontro di febbraio!
10 febbraio ore 10: Alice Basso.
per ora dico solo questo…

Una settimana intensa con Libri letti ai ferri

Mercoledì 29 novembre nell’appuntamento settimanale di Libri letti ai ferri avremo ospite Roberto Turolla, che ci parlerà del suo libro Racconti del buio (Golem Edizioni), dieci racconti in cui il leitmotiv delle storie è proprio il buio. I protagonisti si ritrovano per vari motivi a vivere un momento di momentanea cecità. Introduce e modera l’incontro Massimo Tallone, che ha scritto la prefazione a questa raccolta di racconti.
Ci troviamo alle 17 in via Monti 9bis.

Giovedì 30 la nostra padrona di casa Margherita festeggia il compleanno del suo atelier VIACALIMALA e com’è ormai tradizione dà inizio al periodo natalizio. Dalle 15 Elena Grecchi, la nostra maestra preferita per i lavori ai ferri, ci presenta Frida, un bellissimo scialle multicolor che potremo avviare con il nuovo filato Calisfera. Poi potremo conoscere Daniela Madeddu, in arte Mad, che realizza ritratti psicosomatici e che dalle 18.30 potremo ammirare ne I diari di MadamFrida, uno spettacolo, una performance pittorica e musicale che in un’ora condensa e ripercorre alcune tappe della vita della pittrice messicana. Iscrizione richiesta per le varie attività della giornata mandando una mail a shop@viacalimala.it o telefonicamente al 3398555709.

Ma non è finita!

Sabato 2 dicembre dalle 10 alle 12 concluderemo questo intenso 2017 al Circolo dei Lettori con Consolata Lanza che ci presenterà il suo nuovo lavoro (il decimo!) Il cuore in ballo (Buckfast edizioni) C’è Angelica, c’è Decembrina, c’é Jerry Vinzanola del Bronx, c’è Amapola, c’è don Ferruccio, c’è Porzia Milletarì, c’è Luca il carinissimo, c’è Ginni la donna vincente, e molti altri. E soprattutto c’è Bolzaretto Superiore.
Consolata Lanza anche se si rifiuta di riprendere in mano i ferri è una delle nostre storiche amiche. Oltre a scrivere racconti e romanzi recensisce libri perlopiù “nascosti”, fuori dai grandi circuiti e quindi più difficili da scovare senza l’aiuto dell’Anaconda Anoressica, il suo blog.

Sabato 4 novembre Libri letti ai ferri al Circolo dei Lettori


E siamo già di nuovo pronte per un sabato mattina al Circolo dei Lettori!
Cioè, è già passato un mese… e siamo a novembre, fuori l’aria è più freschina, le luci d’artista sono già accese (anche se in effetti, noi ci troviamo al mattino, il primo sabato di ogni mese, per essere precisi, e quindi le luci d’artista in questa situazione non le possiamo ammirare)
A me quelle belle sale, gli stucchi e gli specchi del palazzo Graneri mettono ancora un poco di soggezione, lo ammetto, ma superato il primo attimo in cui mi sento inadeguata al posto in cui sono, mi immergo nel mio lavoro, ascolto gli autori ospiti e passa tutto :)
Questa volta incontreremo due personaggi molto diversi fra loro: Sergio Brussolo, edito dal nostro partner Carta e Penna, autore di raccolte di racconti e musicista, e Roberto Leo, consulente web marketing che ci svelerà qualche piccolo segreto per utilizzare al meglio i social.

Appuntamento dunque alle 10 del mattino sabato 4 novembre in via Bogino 9 al Circolo dei Lettori.

Domenica a Libr@ria a Venaria


Domenica speriamo nel bel tempo.
D’altra parte, sono cinque mesi che non piove, dovrà mica far brutto proprio domenica, no?

Con le amiche del knit café Libri letti ai ferri saremo ospiti di Libr@ria, organizzata per il terzo anno dalla città di Venaria.
Il tema proposto quest’anno è il viaggio, un viaggio storico attraverso gli avvenimenti più importanti dell’ultimo secolo.
Saremo in piazza Annunziata per tutta la giornata, dalle 10 alle 18. Nel pomeriggio, dalle 15, ci saranno alcuni amici scrittori che verranno a parlarci delle loro ultime fatiche letterarie: Consolata Lanza, Donatella Garitta e Orazio Di Mauro dialogheranno con noi e col pubblico presente.
Vi aspettiamo!

Trovate il programma completo della manifestazione sulla pagina FB della Città di Venaria Reale

Libri letti ai ferri ancora al Circolo dei lettori per una nuova stagione di incontri!


Da ottobre ogni primo sabato del mese saremo al Circolo dei Lettori per un appuntamento speciale di knit e letture.

Le date da qui alla fine dell’anno sono:
sabato 7 ottobre
sabato 4 novembre
sabato 2 dicembre
sempre dalle 10 alle 12.

Il primo appuntamento sarà un’occasione per raccontarci come sono trascorse le ferie, quali lavori abbiamo fatto e quali abbiamo in programma… i ferri – lo sappiamo – sono sempre in movimento!

Esaurite le quattro chiacchiere tra noi avremo il piacere di parlare di libri con gli autori di Carta e Penna e leggeremo alcuni brani dalle antologie 100 PAROLE PER RACCONTARE, che raccolgono brevi racconti presentati al concorso letterario LeggiadraMente, giunto quest’anno alla quinta edizione.

L’invito ad intervenire è esteso a tutte le persone curiose, che hanno voglia di passare un paio d’ore in compagnia delle knitters del gruppo “Libri letti ai ferri” ideato e coordinato da Margherita Bratti e con Donatella Garitta dell’Associazione Carta e Penna.

Sabato 7 ottobre in contemporanea per le vie del centro di Torino per restare in tema letterario ci sarà Portici di Carta.
Una buona occasione per fare una pausa dalla pazza folla e accomodarsi per un paio d’ore nelle bellissime sale di Palazzo Graneri in nostra compagnia!

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