“Quello che si legge entro i 18 anni ci resta nel sangue. Dopo, è soltanto cultura”
Su Repubblica.it leggo questo titolo, e rimango un po’ perplessa. In che senso, soltanto? Mica fa schifo… e poi ci sono delle cose che a scuola ti fanno leggere per forza e che finirai per odiare per il resto dei tuoi giorni, senza speranza. E delle cose che a scuola non leggi perchè non sono inserite nei programmi o semplicemente perchè hai un insegnante che non è all’altezza, e che sei ancora in tempo a recuperare dopo.
Ricordo ancora perfettamente l’odiata professoressa di lettere del ginnasio con i suoi meravigliosi elenchi di libri da leggere nell’estate… “Di tre di questi voglio la scheda” e io a metà luglio al massimo avevo letto tutti i libri dell’elenco e mi chiedevo come arrivare a settembre! Poi le tre schede le facevo il giorno prima di consegnarle, sbuffando, ma questo è un altro discorso…
Invece la prof del liceo, un po’ meno odiata, era un disastro. Ogni estate chiedevo l’elenco, e invariabilmente mi rispondeva che potevo leggere quello che volevo. E io stordita dalla quantità di cose che avrei potuto scegliere, finivo per leggere poco.
Tornando all’articolo di Repubblica, Paola Mastrocola, scrittrice e insegnante, propone un elenco di “imperdibili” da leggere entro la fine delle superiori, e visto che ne ho appena fatto uno anch’io, quello dei sette libri che amo di più… vediamolo:
l’Odissea di Omero, il Piccolo Principe di Saint-Exupéry, Guerra e Pace di Tolstoj, Ossi di seppia di Montale, Tonio Kroger di Mann, i Sonetti di Orfeo di Rilke, il Canzoniere di Petrarca, l’Orlando furioso di Ariosto, Le piccole virtù della Ginzburg, la Vita di un uomo di Ungaretti, Il barone rampante di Calvino, l’Enrico IV di Pirandello, il Re Lear di Shakespeare, l’Edipo Re di Sofocle, La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth, il Moby Dick di Melville.
non sono messa benissimo… soprattutto sul fronte poesia e teatro.
Ho fatto i miei primi abbonamenti a teatro quando andavo alle superiori, e mi sono vista una serie di “mattonazzi” classici che lo ammetto, ora non avrei più il coraggio di affrontare. Continuo ad andare volentierissimo a teatro, ho fatto ancora diverse stagiorni in abbonamento, vedo spettacoli anche impegnativi, mediamente detesto gli spettacoli col comico di successo di turno che dice cretinate per un’ora e mezzo, ma le tragedie greche no, non me la sento più.
La poesia non è mai stata tra le mie espressioni letterararie preferite. Invidio un po’ quelli che sanno addirittura scriverle. Io sono negata. Scrivo volentieri, ma rigorosamente in prosa.
Ho un ricordo buffo, a tal proposito. Abbondantemente adulta, scopro Guccini e la sua canzone su Cyrano. Amore assoluto, commozione ecc… Devo leggere il testo a cui si è ispirato. Vado in libreria, sempre la solita Feltrinelli a cui sono affezionatissima (e sempre la stessa… hanno recentemente aperto un mega store Feltrinelli, ma è così grande, e non so ancora come dispongono le cose… invece in piazza Castello è tutto in ordine alfabetico per autore, vado a colpo sicuro! è molto rassicurante. Credo che soffrirò quando decideranno di organizzare gli scaffali in modo diverso) ed esco col mio volumetto in edizione economica, copertina verdolina un po’ eccessiva per un classico. Lo apro e… in versi?! Ommioddio, come farò a leggere tutta questa roba in versi? ma comincio, già alla fermata del tram, e il testo scorre come fosse prosa, e di quella scritta bene. Insomma, l’ho divorato.
Negli anni, Cyrano è stato il mio amico fedele. L’ho riletto diverse volte, una qualche anno dopo, cercando di farlo leggere ad una persona che come me aveva apprezzato molto la canzone di Guccini. Un anno e mezzo fa, dopo che il libro languiva sullo scaffale da quando avevo traslocato, durante un viaggio in macchina, un amico cita un brano e io, istintivamente, rispondo finendo la citazione. Inutile dire che appena arrivata a casa l’ho cercato e riletto di nuovo. E ho poi scoperto che benchè i nostri gusti musicali siano lontanissimi, quella canzone di Guccini ha un posto speciale anche per lui.
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Io non credo nelle liste di libri da leggere entro una certa età. L’importante è aver voglia di leggere, poi saranno i gusti personali a indirizzare. Condivido pienamente quanto detto sulla poesia. Ho sempre fatto fatica a leggerla, trovavo irritante la riga di testo che s’interrompeva. Crescendo ho capito che devo leggerla in situazioni emotive particolari per capirla. Riguardo alla lista, dunque…prima della fine delle superiori ne avevo letti cinque, che dici sono in media? :)
Ioreth
Ioreth – 07 02 06 – 09:01
; P io alla fine del liceo ero a quota ehm… 3.
e nelle statistiche sulla lettura ero e sono regolarmente tra i “lettori forti”. ed ora sono in in una nuova fase di curiosità onnivora, come quando ero ragazzina….
ma questa crisi di adolescenza in ritardo passerà, prima o poi? ;D
e. – 07 02 06 – 12:57
Speriamo di no! W le crisi adolescenzialiiiiiiiiiiiiii ;)))
Ioreth – 07 02 06 – 17:58
Io di quelli ne ho letto 1 solo (Il Barone Rampante) e Il Piccolo Principe ce lo lesse la maestra delle elementari coralmente; adoravo quel suo modo di narrare, era un’esperienza, non una semplice voce narrante. Però io ho ancora un po’ di tempo prima della fine delle superiori, magari qualcuno di quelli riesco a leggerli.
Ho sempre odiato le liste di libri da leggere, perché mi fanno odiare i libri, anche se sono bellissimi, li odio perché leggere è un piacere, non un imposizione, e io leggo quello che mi pare, quando è il momento giusto per me, non quando uno sceglie il mio momento giusto e mi impone un termine per leggere, cosa che non so assolutamente darmi visto che a volte per i libricini ci metto un sacco, per mille motivi, magari perché voglio imprimerlo con calma dentro di me.
Sulla poesia, io spesso credo di non capirla, poi mi ricordo che la devo leggere solo quando posso comprenderla, quando sono pronto e allora scopro che la adoro…
Panoramix (email) – 09 02 06 – 17:03
La poesia non la si legge, la si sente.
E’ una cosa completamente diversa dalla lettura di un libro.
Ossi di seppa di Montale è stato uno dei miei momenti preferiti di poesia assieme a Boudelaire quando ero alle superiori.
LordMax (link) – 10 02 06 – 11:16
Io ho letto (o ci ho provato, il Moby Dick x me va bene gisto come fermo porta visto lo spessore e l’illeggibilità) 6 libri della lista. Ma xché poi solo quelli? Secondo me ogni ragazzo tra i 14 e i 18 dovrebbe leggere il Siddarta (credo che abbia un’h da qualche parte ma non ricordo dove), Cent’anni di solitudine e mille altre cose x capire che il mondo offre tante più cose di quelle che abbiamo quotidianamente davanti, ma non impongo la mia lista. Più che altro secondo me ci dovrebbe essere un numero di letture minime che ognuno dovrebbe fare, per poi poter dire non leggo xché ‘non mi interessa’ (scelta legittima anche se poco condivisibile dal mio punto di vista), e non xché ‘non mi hanno mai messo un libro in mano e dai 10 anni in su so solo stare davanti alla Play col joypad in mano’.
E la canzone di Cyrano è una delle mie preferite in assoluto, ma non ho mai avuto il coraggio di affrontare il Quijote in prima persona, per questo ti ammiro molto
Des – 10 02 06 – 12:22
se vuoi te lo presto. davvero, si legge come un romanzo. __
e. – 10 02 06 – 13:59
LordMax, era quello che intendevo io, solo che tu l’hai espresso molto più distintamente di me.
Panoramix (email) – 10 02 06 – 22:43
E’ solo questione di età panoramix.
;-)
LordMax (link) – 13 02 06 – 14:39
Trall’altro tutto ‘sto parlare di poesia (qui e altrove) m’ha fatto venir voglia di leggerne un po’, solo che non ho idea di chi leggere, suggerimenti? (in mail, mica è il mio blog questo!)
Panoramix (email) – 13 02 06 – 20:30
E allora?
Sicuramente hachi non si arrabbia.
Dipende molto dal tuo genere.
Ti suggerirei di spaziare un poco nel tempo e nello spazio.
Parti da Baudelaire o montale, provi qualcosa di classico tipo ovidio poi passi a dare una occhiata all’aiku (ti consiglio il sito della cascina macondo).
LordMax (link) – 14 02 06 – 13:15