ho preso un abbaglio clamoroso. ma veramente grosso.
uno di quegli errori di valutazione che uno crede di non fare più, arrivato ad un certo punto della propria vita. pensi ingenuamente di essere in grado di accorgerti in tempo se ti stanno prendendo per il culo, di saper riconoscere almeno a grandi linee le intenzioni di chi ti sta vicino e ti si dichiara amico.
e invece…

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Magari esistesse un’età in cui si possa legittimamente pensare di non prendere più abbagli, magari…
minpepp (link) – 31 03 06 – 14:44

copertinad_copy1

Finito in due giorni.

pensavo a una lettura leggera e poco impegnativa, e invece… scorrevole, divertente a tratti da non riuscire a trattenere una risata, ma molto molto serio. o almeno così è parso a me in questo momento. poi magari lo legge qualcuno che per età e pensieri non riesce ad immedesimarsi con Checco, il protagonista, e si annoia terribilmente.

Checco ha poco più di trent’anni, un buon lavoro, un buon stipendio, una casa ben arredata, una macchina superaccessoriata.
Esce tutte le sere, ha amici e donne a volontà.
E’ spaventosamente infelice.
Va dal medico, amico di famiglia, convinto di avere qualche terribile malattia, ma si sente dire che ha semplicemente paura di vivere.
Per farla breve, cambia la sua vita, le sue abitudini, impara ad assaporare le cose. Non fa nulla di straodinario, non molla il lavoro, non vende l’auto per mettersi a fare l’alternativo. Capisce “solo” come vivere meglio, come riuscire a trarre piacere dalle cose quotidiane, come avere rapporti migliori e più veri col suo prossimo.

Riuscirci anche fuori dalle pagine di un libro….

senza parole
strip
rubata da UomoUranio

“Perchè la passione non si piega alle leggi della ragione, non si cura minimamente di quello che riceverà in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volontà, anche se in cambio non ottiene altro che sentimenti mansueti, amicizia e indulgenza. Ogni vera passione è senza speranza, altrimenti non sarebbe una passione ma un semplice patto, un accordo ragionevole, uno scambio di banali interessi.”

“Perchè le cose non ci accadono così per caso. Gli uomini contribuiscono al loro destino, a determinare certi eventi. Invocano il loro destino, lo stringono a sè e non se ne separano più. Agiscono così pur sapendo fin dall’inizio che il loro modo di agire porterà a risultati nefasti. L’uomo e il suo destino si realizzano reciprocamente modellandosi l’uno sull’altro. Non è vero che il destino si introduce alla cieca nella nostra vita: esso entra dalla porta che noi stessi gli abbiamo spalancato, facendoci da parte per invitarlo ad entrare. Non c’è essere umano abbastanza forte e intelligente da saper allontanare, con le parole o con i fatti, il destino infausto che deriva, secondo una ferrea legge, dalla sua indole e dal suo carattere.”

“E come le persone appartenenti allo stesso gruppo sanguigno sono le uniche che possono donare il loro sangue a chi è vittima di un incidente, così anche un’anima può soccorrerne un’altra solo se non è diversa da questa, se la sua concezione del mondo è la stessa, se tra loro esiste una parentela spirituale.”

rubato da Sandor Marai, “Le braci”, ed italiana Adelphi.

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Due più due può fare anche cinque, per alcuni intorni di 2… =P
Grazie per avermi citato, queste cose mi fanno sempre piacere… ;)

[PS: spero non si notino i due piedi destri che mi sono disegnato…]
uomouranio (email) – 29 03 06 – 20:06

Anime uguali che si soccorrono…
ma le anime diverse si completano…
Novocaine (email) (link) – 30 03 06 – 08:28

sì, in effetti l’ho sempre pensato anch’io che fosse “più giusto” che si attraggano gli opposti e si completino. ma quella frase mi ha catturato. dev’essere lo stato in cui sono messa…
e. – 30 03 06 – 11:16

ho un capo di una corda in mano. una corda “gentile”, un nastro, diciamo.
tiro un poco la corda, appena appena, nulla di eclatante, voglio solo assicurarmi che dall’altra parte ci sia sempre qualcuno.

la corda mi resta in mano…

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Non si deve mai tirare la corda quando non si vede perfettamente chi la tiene… ed anche cosi è pericoloso.
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LordMax (link) – 15 03 06 – 14:20

sapevo perfettamente a chi avevo lasciato l’altro capo, e mi fidavo… bastava solo un briciolo di decisione in più nel pronunciare due parole. proprio solo un briciolo.
e. – 15 03 06 – 15:52

Le aspettative… uno dei grandi guai dell’umanità. __
LordMax (link) – 20 03 06 – 13:01

per le Paralimpiadi ieri sera era in programma il concerto di Francesco DeGregori. un sacco di gente.
un concerto strano: ha cantato moltissimi vecchi successi, alcune cose meno note e nessuna canzone dal nuovo album, uscito da meno di un mese. era un po’ che non andavo a un concerto di DeGregori, l’ho trovato invecchiato, mi hanno fatto tenerezza i suoi occhiali sempre più spessi e il cappellino messo a mascherare una evidente calvizie. poco comunicativo come sempre, non ha salutato, ha detto giusto un paio di grazie e alla fine una frase quasi ambigua “è stato un piacere lavorare per voi stasera”… che non l’abbiano pagato abbastanza? ; )
avevo davanti una coppia, giovani, carini e pieni di ideali. erano davvero carini. finchè non è iniziato il concerto. lui non conosceva quasi nessuna canzone e parlava di continuo, di qualsiasi cosa, con brevi interruzioni durante le poche parti che gli erano note, ma se la musica tra una strofa e l’altra andava avanti troppo a lungo ricominciava a parlare! e lei, che sembrava più interessata al concerto, non gli ha mai detto nulla!

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Managgia, a saperlo ti facevo compagnia. Non sono una fan di De Gregori, ma le vecchie mi piacciono…e poi avrei fatto rissa con quello che parlava davanti e avrei movimentato la serata ;o)))
Des – 15 03 06 – 08:45

C’ero io, comunque!
Alex (link) – 21 03 06 – 16:39

Ho perso le parole
eppure ce le avevo qua un attimo fa,
dovevo dire cose
cose che sai,
che ti dovevo
che ti dovrei.
Ho perso le parole
può darsi che abbia perso solo le mie bugie,
si son nascoste bene
forse però,
semplicemente
non eran mie.

(…)

Ho perso le parole
e vorrei che ti bastasse solo quello che ho,
io mi farò capire
anche da te,
se ascolti bene se ascolti un po’.

(…)

Ho perso le parole
oppure sono loro che perdono me,
io so che dovrei dire
cose che sai,
che ti dovevo, che ti dovrei.
Ma ho perso le parole
che bello se bastasse solo quello che ho,
mi posso far capire
anche da te,
se ascolti bene
se ascolti un po’.

(…)

da qualche giorno mi sento così.

periodo un po’ strano, mi pare di stare trascurando il mio blog anche se a guardare le date non è poi così vero. sto facendo un sacco di cose, scrivo molto (altrove…), sto costruendo forse un buon rapporto con una persona con cui non credevo fosse possibile, eravamo partite troppo male ; ) mi sono decisa a fare le pulizie di primavera in casa, forse un briciolo in anticipo, ma ce n’era un gran bisogno. forse sto facendo le pulizie di primavera nella mia anima. speriamo che il bel tempo resista, c’è bisogno di caldo e di sole per avere le energie necessarie per continuare.

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Io odioooo il caldo ed il sole
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LordMax (link) – 10 03 06 – 11:55

:)

Ioreth
Ioreth – 10 03 06 – 12:25

– oggi non è giornata, ho mal di testa e un vago senso di nausea
– il tempo inizia a cambiare, se non te ne sei accorta
– sto invecchiando allora. non ho mai sentito la primavera
– ma magari lei ha sentito te…

il libro che stavo leggendo è fallato: mancano una trentina di pagine e verso la fine c’è un foglio stampato e uno bianco. lo porto indietro e me lo cambiano, senza nessun problema. ma praticamente distruggono sotto i miei occhi la copia fallata “per segnalare dov’è il problema quando lo mandiamo indietro”. ok, era fallato. ma era pur sempre un libro…
racconto l’episodio e mi viene risposto che peggio della distruzione di un libro si può solo pensare alla morte di un gatto… e io rispondo, commentando questa frase che era assolutamente di contorno e siamo ormai a quota 4 mail (in aumento) dedicate a morte, malattie, eutanasia e diritto al suicidio.
non arriveremo a nulla, lo so. ognuno continuerà a pensarla in maniera diversa dall’altro e ad essere convinto della propria idea. io avrò qualche dubbio in più… potrà sembrare buffo, dato l’argomento, ma questa discussione è bellissima. ha un che di ritemprante passare qualche ora a discutere di cose serie, ad argomentare o almeno provarci, visto che la maggior parte delle mie giornate è occupato da incombenze pratiche e chiacchiere senza importanza. fa bene alla salute, secondo me. ^____^

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A me sembrava più che altro di dissertaresul sesso degli angeli. ;-)
LordMax (link) – 07 03 06 – 14:06

Non abbandonate il vostro gatto!!

La notizia che in Germania è stato trovato un gatto morto per l’aviaria fa scattare l’allarme-abbandono: dopo la strage di volatili domestici, “liberati” dalle gabbie per il timore, del tutto ingiustificato, di contagio e destinati ovviamente alla morte, dato che non sono minimamente abituati a cavarsela da soli, ora si teme che la stessa cosa possa verificarsi per i gatti.
E’ UNA SOLENNE SCIOCCHEZZA! i gatti domestici non corrono alcun rischio, nè li corrono i loro umani.
Il virus è stato probabilmente trasmesso al gatto mangiando un volatile migratore, sull’isola dove viveva lo sfortunato felino ce n’erano molti che sono poi morti per il virus dell’aviaria.
I nostri gatti di casa non sono praticamente in grado di cacciare qualcosa di più di una mosca semi-addormentata, e anche i più abili al massimo possono prendere i piccioni, se proprio sono veramente bravi. e i piccioni sono una specie particolarmente resistente al virus.
Noi umani non corriamo nessun pericolo. Basta osservare le consuete regole igieniche. Al massimo, se siete davvero fanatici, potete impedire al gatto di andare in giro, in modo che non possa venire a contatto con altri animali sconosciuti. Ma non fate la stupidaggine di liberarvi del gatto perchè avete paura. Lo condannereste a morte senza un motivo, sia perchè la maggior parte dei gatti domestici è in grado di sopravvivere solo per pochi giorni senza l’aiuto umano, dopo anni di vita comoda in casa al calduccio, sia perchè a quel punto potrebbe veramente contrarre qualche altra strana malattia mangiando chissà cosa per disperazione.

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In effetti il timore più grosso è che si scateni questa psicosi della “caccia al gatto” (nel senso di cacciarli via letteralmente!), come sempre avviene quando non si vuol perdere tempo a documentarsi. Speriamo che per una volta prevalga il buon senso!
minpepp (link) – 01 03 06 – 12:23

Comicia la caccia agli abbandonatori.
Come denunciai, anni, fa, un tizio che abbndonò il cane, cosi lo farò con chi abbandona i gatti… ma magari prima gli parlo con il blocca sterzo.
LordMax (link) – 01 03 06 – 13:29

Hai scritto che : «I nostri gatti di casa non sono praticamente in grado di cacciare qualcosa di più di una mosca semi-addormentata, e anche i più abili al massimo possono prendere i piccioni, se proprio sono veramente bravi.»

Tu non conosci i (miei) gatti… ;-)

Cmq, si mi associo all’appello : “Non abbandonate i vostri animali”, ma ne faccio anche un altro :

«I gatti sono animali che mantengono quel retaggio selvatico che è tipico dei felini… non dovrebbero vivere in un’appartamento…»
[Pegaso] (email) (link) – 12 03 06 – 13:47

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