senza titolo

Da quando sono di nuovo a casa evidentemente ho troppo tempo libero.

Mi sono messa a rileggere quelle due o tre tonnellate di file di lavoro sul progetto del libro. Un caos assurdo in cui ci sono almeno tre serie di numerazioni diverse, più tutte le N versioni dello stesso file frutto di scambio al di là dell’oceano (in cui per fortuna ho avuto un po’ di buon senso nel numerarle progressivamente) più cose intitolate “questa è davvero una nuova versione”…

Ecco, sono più di due anni di lavoro, a tratti intenso.

E l’idea che restino lì a far polvere mi dà fastidio.

Così ho preso il coraggio a due mani e ho cercato il socio di scrittura, che è inattivo da molti mesi ormai, prima a causa del superlavoro (dice lui) e ora per via della tizia che s’è portato a casa (dico io, ma lo so che sono cattiva). E’ passata quasi una settimana e non ha risposto.

Beh, se è solo per quello sono anche passati quindici giorni da quando l’ho chiamato per il suo compleanno e mi ha detto “scusa sono incasinato ti chiamo” e ovviamente non lo ha fatto. E pensare che avevo chiamato più o meno in pausa pranzo per non rompere le scatole alla sera…

 

Ok, non risponderà. E quindi? Riprendo tutto da capo da sola e cerco di arrivare da qualche parte? Mi piacerebbe anche solo riuscire a pubblicare sul web, e darmi almeno la possibilità che qualcuno legga.

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