Dov’è finita Dulce Veiga?

“A quel punto chiusi gli occhi. E incominciai ad allontanarmi dai telefoni che squillavano, dalle macchine che ticchettavano, dalle voci frammentate in brandelli di conversazioni, per prestare attenzione unicamente ai battiti del mio cuore.
Le due mani sulla tastiera, in quella posizione che ha qualcosa di orazione silenziosa e molto di follia mansueta, nel voler disperatamente dar forma, attraverso le parole, a delle cose che esistono unicamente, senza nè aspetto nè nome, in quella remota regione del cervello, dove la fantasia incrocia la memoria e l’intuizione cieca”

Non sono molto d’accordo con l’abbondanza di virgole, ma l’ho copiato paro paro dal libro.
Caio Fernando Abreu Dov’è finita Dulce Veiga? La Nuova Frontiera

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