Letture estive

Qui non è che l’estate sembri proprio decisa ad arrivare, e soprattutto escludo che andrò in vacanza (da cosa poi non saprei), però mi piace chiamarli compiti per le vacanze lo stesso.



Sono i libri che Elena Varvello ci ha consigliato come letture estive e in vista del nuovo corso che vorremmo organizzare con lei per l’autunno.

Ecco un elenco coi link alle schede sui siti degli editori, un po’ più utile (anche a me come promemoria) dell’immagine che mi sono divertita a comporre qui sopra.
Beppe Fenoglio, Una questione privata, Einaudi
Paul Harding L’ultimo inverno, Neri Pozza
Goffredo Parise I sillabari, Adelphi
David Vann L’isola di Sukkwann, Bompiani
David Vann Da dove vengono i sogni, Bompiani
Andrè Dubus I Il padre d’inverno, Mattioli 1885
John Cheever I racconti, Feltrinelli

 

Ovviamente vi terrò aggiornati su come procedono le letture!

10. Le sorelle Soffici

Chissà cosa mi è preso… forse è stata la copertina, era così carina, quel vestito bianco appeso alla gruccia… Io i libri li scelgo spesso in maniera del tutto istintiva, e vabbè, qualche volta prendo delle terrificanti cantonate.
Questo è uno dei libri più brutti che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni. Più brutto perfino del diamante di Tiffany. Quello almeno scorreva, nella sua insulsa banalità.
Ma forse avrei dovuto guardare in rete chi era l’autore e diffidare già solo per la faccia che ha. Lo so è un pregiudizio stupido (e se dovessi basarmi su quello non dovrei leggere Sanderson…) ma sono arrabbiata per il tempo che ho perso leggendo quel libro! Che poi son testarda, e sono andata avanti anche se lo stavo trovando orrendo.
Il risvolto di copertina è truffaldino: dovrebbe almeno fare cenno al fatto che la storia è – per essere gentili e usare un termine neutro – surreale. Invece non dice nulla, e uno si aspetta un romanzo, con una storia che ha senso e che si riesce a seguire…
Trattasi in sostanza di due sorelle da reparto psichiatrico, o forse è una sola che crede di essere due, questo non si capirà mai fino alla fine del libro, che scrive un diario privo di senso pensando che la madre (che non è la madre biologica, sembra) stia complottando per mettere le mani sui soldi della famiglia. Famiglia che un tempo è stata benestante, ma che ormai è sull’orlo del tracollo. Quindi forse i soldi semplicemente non ci sono già più. Le (la?) ragazze cercano di fermarla, con l’aiuto di spiriti e magie, senza molti risultati apprezzabili, in un crescendo di non sense e di assurdità.
In una parola: illeggibile.

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