Elogio dell’egoismo

3d human that prohibition other man to pass
Sono giunta a questa riflessione: tutti i nostri rapporti sono dettati dall’egoismo. Frequento quella persona perché quando sono insieme a lei sto bene, perché mi ascolta, perché so che mi vuole bene. Fondamentalmente, perché dallo stare con quella persona, dal parlarci insieme, ne ricavo qualcosa di positivo per me.
Io non ci credo a quelli che dicono di essere altruisti. C’è poco da fare, se il rapporto con la tale persona mi rende nervoso, mi esaspera, mi stanca, in una parola mi rende peggiore di com’ero senza frequentarla, beh, chi diavolo me lo fa fare di starci insieme?
Abbiamo tanti rapporti superficiali di questo tipo, e su questi non c’è molto da fare. Se il mio vicino di scrivania in ufficio è una palla di persona, non è che ci possa fare molto. Nessuno mi obbliga, più o meno, ad andarci in pausa caffè o a pranzo insieme, ma quelle due parole durante la giornata certo che le faccio lo stesso. Ma i pochi, pochissimi amici veri dovrebbero essere di quell’altro tipo, e renderci migliori.
Perciò, alla fin fine, non capisco molto quelli che ti accusano di “prendere”, in un rapporto. Credo sia normale, addirittura sia l’unico modo in cui funziona davvero. Tu mi piaci, e mi piaci perché mi dai qualcosa che mi fa star bene, e siccome mi dai qualcosa che mi fa star bene, allora mi piaci. Il problema è se io ti faccio lo stesso effetto. Se la risposta è sì, allora è un circolo che io definirei virtuoso. Se la risposta è no, è una grana pazzesca. Perché io vorrei frequentarti, dal momento che mi fai bene, ma tu non sei della stessa opinione e quindi non hai nessuna voglia di frequentarmi, non ne hai motivo, e i due desideri opposti genereranno comunque si metta la cosa solo infelicità.

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