Una settimana intensa con Libri letti ai ferri

Mercoledì 29 novembre nell’appuntamento settimanale di Libri letti ai ferri avremo ospite Roberto Turolla, che ci parlerà del suo libro Racconti del buio (Golem Edizioni), dieci racconti in cui il leitmotiv delle storie è proprio il buio. I protagonisti si ritrovano per vari motivi a vivere un momento di momentanea cecità. Introduce e modera l’incontro Massimo Tallone, che ha scritto la prefazione a questa raccolta di racconti.
Ci troviamo alle 17 in via Monti 9bis.

Giovedì 30 la nostra padrona di casa Margherita festeggia il compleanno del suo atelier VIACALIMALA e com’è ormai tradizione dà inizio al periodo natalizio. Dalle 15 Elena Grecchi, la nostra maestra preferita per i lavori ai ferri, ci presenta Frida, un bellissimo scialle multicolor che potremo avviare con il nuovo filato Calisfera. Poi potremo conoscere Daniela Madeddu, in arte Mad, che realizza ritratti psicosomatici e che dalle 18.30 potremo ammirare ne I diari di MadamFrida, uno spettacolo, una performance pittorica e musicale che in un’ora condensa e ripercorre alcune tappe della vita della pittrice messicana. Iscrizione richiesta per le varie attività della giornata mandando una mail a shop@viacalimala.it o telefonicamente al 3398555709.

Ma non è finita!

Sabato 2 dicembre dalle 10 alle 12 concluderemo questo intenso 2017 al Circolo dei Lettori con Consolata Lanza che ci presenterà il suo nuovo lavoro (il decimo!) Il cuore in ballo (Buckfast edizioni) C’è Angelica, c’è Decembrina, c’é Jerry Vinzanola del Bronx, c’è Amapola, c’è don Ferruccio, c’è Porzia Milletarì, c’è Luca il carinissimo, c’è Ginni la donna vincente, e molti altri. E soprattutto c’è Bolzaretto Superiore.
Consolata Lanza anche se si rifiuta di riprendere in mano i ferri è una delle nostre storiche amiche. Oltre a scrivere racconti e romanzi recensisce libri perlopiù “nascosti”, fuori dai grandi circuiti e quindi più difficili da scovare senza l’aiuto dell’Anaconda Anoressica, il suo blog.

Rocco Ballacchino a Libri letti ai ferri

La vita è buffa… ho conosciuto Rocco una quindicina buona di anni fa, siamo stati colleghi per un po’ di tempo nel posto dove credo lui lavori tuttora, e adesso me lo ritrovo scrittore affermato di gialli, con all’attivo quattro avventure con la stessa strana coppia investigativa, il commissario Sergio Crema e il burbero espertone di cinema Mario Bernardini, più altri quattro gialli, più alcuni racconti sempre in chiave gialla scritti da solo o a quattro mani con gli altri componenti del collettivo Torinoir, più altre pubblicazioni riguardanti cinema e teatro. Insomma, un sacco di roba!
Mercoledì 15 novembre Rocco Ballacchino sarà ospite di Libri letti ai ferri col suo nuovo libro “Tredici giorni a Natale“, fresco di stampa dalla Fratelli Frilli Editore.
Il Natale è ormai alle porte quando il commissario Crema viene convocato d’urgenza al capezzale di una donna che lo invita, poco prima di morire, a riaprire il caso dell’omicidio della figlia, avvenuto 26 anni prima. Si tratta del “celebre” Delitto di Palazzo Nuovo, in cui anche il presunto colpevole è passato a miglior vita. Il poliziotto, alle prese con l’indagine sull’assassinio di uno spacciatore avvenuto qualche giorno prima, non riesce però a ignorare il proprio istinto che lo conduce a confrontarsi con i protagonisti di quella vicenda ormai accantonata da tutti. Il commissario proverà a scoprire la verità su quanto accaduto quel giorno all’interno dell’Università, nonostante la diffidenza dei colleghi, dell’affascinante dottoressa Bonamico e del suo compagno di indagini Mario Bernardini, anche lui coinvolto in quel processo in qualità di testimone. Sergio, ostaggio della propria ostinazione, vivrà, insieme ai suoi cari, una vigilia di Natale che non potrà dimenticare. Nulla, dopo quella maledetta sera, sarà come prima…

Appuntamento mercoledì 15 novembre alle ore 17 presso VIACALIMALA via Monti 9bis Torino.

L’agenda!

E insieme al Natale, ai buoni propositi ecc… la fine dell’anno si porta dietro anche un altro dettaglio… l’agenda!
Non sono quasi mai stata capace di usarla in quanto tale, ma mi ha sempre affascinato tantissimo.
La mia prima agenda era arancione, con i Peanuts in copertina, e la usavo da diario, anche se non aveva il lucchetto. Non me ne è mai importato del lucchetto, che tanto, era ridicolo. Se volevi aprirlo, si apriva come niente… Avevo dodici, tredici anni. Poi è venuta la Smemoranda, l’ho avuta per tantissimi anni. Sempre come diario. Ci scrivevo di tutto, con una certa regolarità, e ci appiccicavo/inserivo di tutto. A fine anno era ingestibile e dovevo tenerla legata con un nastro. Non portavo quasi mai in giro questi monstre, al limite d’estate al mare, quando stavamo un mese nello stesso posto. Le conservo tutte, in appositi scatoloni, a casa dei miei. Qui non avrei spazio.
Il diario scolastico era tutta un’altra cosa, e sebbene non avessi imposizioni (ricordo degli orribili diari anonimi stampati dalla scuola e consegnati il primo giorno, ma io andavo a scuola pubblica e mica c’erano queste cose!) non ci tenevo più di tanto. Non avevo montagne di dediche disegnini e boiate varie fatte dalle amichette semplicemente perché non avevo molti amici, perciò il diario di scuola serviva per scrivere i compiti e basta.
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Come va il NaNo2017 (male)

Bilancio dopo il primo weekend: disastroso.

Dovrei aver scritto diecimila parole, ne ho scritte poco più di mille, e contando anche un paio di cose che ho scritto extra racconto.
Uffa.
E’ difficilissimo avere della disciplina, mi capita di aprire il file solo a orari assurdi, perché prima ci sono troppe distrazioni.
Eppure la storia ce l’ho in mente, anche se non in maniera molto ordinata, so più o meno dove devono andare i miei personaggi, molto meno come ci devono andare, e si stanno già ribellando e prendendo decisioni autonome che mi creano solo problemi… per esempio, ieri sera (notte…) i due protagonisti dovevano incontrarsi e conoscersi, disastrosamente. Lui doveva inaspettatamente dire la cosa peggiore da dire in quel momento (anche se è una brava persona, ma chissà, ogni tanto succede di fare come il classico elefante nel classico negozio di cristallerie…) e lei rimanerne indignata, anche più di quello che in fondo sarebbe logico fare. Insomma, ottimo inizio disastroso.
E invece mi sono trovata in difficoltà, non c’era l’aggancio, non aveva senso dire quella cosa così, e boh, non so come trarmi dall’impiccio, maledizione.

La vedo molto, molto dura.

Il Natale, quando arriva… arriva ;)

Da alcuni anni ho preso l’abitudine di fare da me il Calendario dell’Avvento, una tradizione che ho sempre avuto. Una volta prendevo quelli già fatti, semplici, con la finestrella da staccare e il disegnino sotto. Senza neanche il cioccolatino dentro. E’ una cosa irrinunciabile del Natale, il calendario dell’Avvento! e poi mi risolve anche il problema della decorazione della porta.
Però, per farselo bisogna partire per tempo: bisogna trovare i materiali (spesso uso roba di recupero, scatole dei cereali, il fondo rotondo della pizza del supermercato che è di un cartone bello spesso) e bisogna avere tempo di pitturare, decorare, assemblare… cose che magari posso mettermi a fare solo nel weekend che ho più tempo. Perciò non è troppo presto per mettersi a pianificare come sarà quest’anno il mio calendario dell’Avvento.

Per quest’anno ho deciso di trarre ispirazione da questa foto: Il mio sarà appeso a dei nastrini, e composto anziché da scatoline, da sacchettini numerati (che ho trovato da Tiger). Purtroppo gli adesivi da applicare col numero del giorno sono un po’ ingombranti, se metto l’adesivo non so se ci sta una decorazione e viceversa, mi piacevano molto queste decorazioni della foto. Uhm. Potrei mettere il numero da una parte e la decorazione dall’altra, e man mano girarle, che ne dite?
Il modello è tipo questo, appese a nastrini:
Ora il problema è questo: dentro il sacchettino ci andrebbe un regalino, ma che senso ha che mi rompa la testa per inventarmi ventiquattro miniregalini che entrino nei sacchettini che poi tanto aprirei sempre io? Ah, il bello di essere sola… Penso che mi procurerò dei cioccolatini della forma adatta: in fondo un cioccolatino al giorno, magari da portarmi dietro per mangiarlo col caffè in pausa al lavoro, è una coccola carina e non troppo trasgressiva ;)

Sabato 4 novembre Libri letti ai ferri al Circolo dei Lettori


E siamo già di nuovo pronte per un sabato mattina al Circolo dei Lettori!
Cioè, è già passato un mese… e siamo a novembre, fuori l’aria è più freschina, le luci d’artista sono già accese (anche se in effetti, noi ci troviamo al mattino, il primo sabato di ogni mese, per essere precisi, e quindi le luci d’artista in questa situazione non le possiamo ammirare)
A me quelle belle sale, gli stucchi e gli specchi del palazzo Graneri mettono ancora un poco di soggezione, lo ammetto, ma superato il primo attimo in cui mi sento inadeguata al posto in cui sono, mi immergo nel mio lavoro, ascolto gli autori ospiti e passa tutto :)
Questa volta incontreremo due personaggi molto diversi fra loro: Sergio Brussolo, edito dal nostro partner Carta e Penna, autore di raccolte di racconti e musicista, e Roberto Leo, consulente web marketing che ci svelerà qualche piccolo segreto per utilizzare al meglio i social.

Appuntamento dunque alle 10 del mattino sabato 4 novembre in via Bogino 9 al Circolo dei Lettori.

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