Signorina Bertero, dattilografa

Sono appena tornata dai festeggiamenti per il 5° anniversario del Museo Storico della Reale Mutua.

Per la seconda volta, dopo la Notte degli Archivi di giugno scorso, Alice Basso (e le Soundscape 2.0, ovvero il gruppo con cui suona) ha portato in scena Signorina Bertero, dattilografa. E per la seconda volta GTT ha proclamato uno sciopero proprio per quella giornata. Ma stavolta l’ho avuta vinta io. Ho dubitato di riuscirci perché una volta trovato il pullman (nonostante lo sciopero) c’era la strada chiusa dai vigili e neanche il povero autista aveva idea del perché e di dove avrebbe dovuto deviare, ma alla fine sono arrivata a tempo. C’era il pienone, e il tipo di Reale che ha presentato la serata era tutto contento e secondo me si stava domandando perché mai ci fosse tutta quella gente per festeggiare il compleanno di un museo storico di un’azienda. Sì, ok, il buffet, ma…

In questi tempi bui per le donne, Alice è riuscita a scovare una storia (vera, un po’ romanzata come lei stessa spiega nella conclusione dello spettacolo) di una ragazza tostissima, prima impiegata donna in un’azienda totalmente maschile, in uno stato che aveva per legge la proibizione del lavoro per le donne sposate (avevano l’obbligo di lasciare il lavoro nel momento in cui avessero deciso di sposarsi, e la percentuale di single era molto più bassa di adesso). Questa legge è stata ufficialmente abolita soltanto all’inizio degli anni ’60…

Alice ha raccontato che quando era stata contattata per partecipare alla Notte degli Archivi aveva fatto la visita al Museo Storico della Reale Mutua, che era l’archivio che le era stato assegnato, e quando aveva visto in una sala la foto delle prime impiegate donne le era scattata subito l’idea. Idea che è poi stata sviluppata e articolata in un racconto intervallato da brani musicali e parzialmente recitato da lei stessa e dalle ragazze del suo gruppo musicale. Reale Mutua ha poi voluto replicare lo spettacolo in occasione del compleanno, che combinazione cade proprio l’8marzo, giornata della donna. Quale modo migliore per festeggiare la ricorrenza? (c’era anche la mimosa, e una splendida torta tutta decorata, ma il timore per lo sciopero e la mia naturale avversione per la folla mi hanno fatto desistere e alla fine dello spettacolo sono fuggita).

Se vi interessa leggere il testo, in attesa – chissà – di un’altra occasione di vedere lo spettacolo dal vivo, potete trovarlo gratuitamente sul sito di Reale Mutua a questo indirizzo, in pdf.

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