Un caso speciale per la ghostwriter

La cosa divertente del toccare il fondo è che la vita va avanti. Tu prendi residenza sulle assi melmose del barile e c’è chi dice che è fantastico, che non è un problema, è un’opportunità!, perché quando tocchi il fondo non puoi che risalire, e tutte quelle puttanate lì. La verità è che il fondo del barile te lo puoi arredare, ti ci puoi appendere i tuoi quadri – di solito fotogrammi che ti ricordano di continuo i tuoi motivi di disgusto verso te stesso – e puoi, anzi devi, continuare a vivere la tua vita da lì. Non puoi fare altro.

(Prima o poi riesco a scrivere qualcosa di questo libro, la conclusione della serie dedicata a Vani Sarca. È che è difficile, un po’ per la quantità di spoiler da evitare abilmente e un po’ per gli stessi motivi per cui ho trovato difficile scrivere anche degli altri libri di Alice Basso, nonostante mi siano piaciuti moltissimo. O forse proprio per quello)

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