dal blog di Luca Enoch

Attenti a quel nonno, turisti in viaggio per la Florida, in guardia da Minnie e Topolino! Da qualche giorno hanno la licenza di uccidere, hanno ricevuto dallo Stato governato dal fratello di Bush il permesso legale di spararvi senza nemmeno fare domande, se si sentono minacciati, stile Baghdad. La Florida è diventata il primo Stato americano, forse l’unico al mondo, nel quale il principio universalmente accettato della “legittima difesa” si è esteso al legittimo sospetto e ora i singoli cittadini possono condurre la propria “guerra preventiva” al crimine. Tra l’entusiasmo e i generosi finanziamenti della National Rifle Association, la lobby dell’arsenale privato che arma l’America, la Camera e il Senato della Florida hanno approvato la legge che autorizza i cittadini a sparare su aggressori, rapinatori, malviventi, malintenzionati, chiunque li guardi storto e sia percepito come una minaccia, senza perdere tempo a chiedere aiuto o a tentare di fuggire e a farlo per strada, nei supermercati, nei luoghi pubblici, ovunque. Poiché già da tempo la Florida permette il trasporto di armi nascoste in una borsetta, sotto la giacca, in automobile, ecc… ogni uomo, ogni donna è divenuto automaticamente lo sceriffo di se stesso. Mezzogiorno di fuoco a Disneyworld. La “dottrina del castello”, come era stata chiamata la legge che già autorizzava a sparare contro ogni intruso che tentasse di entrare in casa propria, secondo il detto “la mia casa è il mio castello”, si è allargata alla nuova legge detta dello “stand your ground”, del restare a piè fermo e fare fuoco subito, senza scappare. “Una legge irresponsabile, demagogica e pericolosa” ha detto John Timoney, capo della polizia di Miami, ma molto popolare come dimostra l’entusiastico voto nelle due Camere dello Stato. Spaghetti western a Miami. (Vittorio Zucconi, La Repubblica).

Il blog di Luca Enoch è sempre un’ottima lettura… tranne per migliorarsi l’umore! ;-)

umore

oggi mi sento come una piantina non annaffiata

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/me prende bottiglietta di birra ed annaffia hachi/
/me sorride mentre piantina-hachi si mette a ballare tutta storta/
lordmax – 19 05 2005 – 10:44

‘azie, max!:-)
hachi – 19 05 2005 – 16:30

umore

Bene, e oggi va peggio ancora.
Stamattina mi sento veramente male, e non ho nessuno con cui lamentarmi.
Mi spiace, sono una lagna, me ne rendo conto. Ma ci fosse una cosa che va per il verso giusto… è così difficile far quadrare le cose, farle tornare all’apparente normalità. Non doveva andare così, non dovevo pagare un prezzo così alto, nè io nè le altre persone coinvolte. Sembra facile, quasi lo è, a volte. Poi basta una frase, una situazione malgestita e io mi sento esattamente al punto di partenza.
Anzi no, perchè almeno al punto di partenza non avevo tutti questi sensi di colpa.
Forse dovrei semplicemente sparire per un po’.

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Ch’è successo? Bacio
Righel – 13 05 2005 – 19:08

umore

oggi sono nervosa e un po’ cattiva. stamattina ho trattato male una persona che non mi aveva fatto assolutamente nulla.

scusa!

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Ciao da LordMax

Eccolo lì l’animo malvagio che esce fuori.
Ora tira fuori dalla scatola il mitra e svuota la zona.
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LordMax – 12 05 2005 – 13:43

max, era a te che chiedevo scusa! ma se non vuoi….
hachi – 14 05 2005 – 23:05

Il Salone del Libro

E’ iniziato il salone del libro. Ci ho fatto un giro ieri sera e poi, come d’abitudine, conterei di accamparmi lì lunedì fino praticamente alla chiusura.
L’anno scorso il primo giorno di salone è nata Eva, la bimba della mia amica Sabrina, che quindi ha compiuto un anno ieri.
E l’ultimo giorno è morto mio nonno.
Ieri sera, quando sono passata davanti allo stand della Rai mi è preso un brivido. Ero in coda a quello stand per un qualche stupido giochino quando mi ha telefonato mia madre, e poi siamo usciti, attraversato la città fino al pronto soccorso del Martini, sapendo benissimo che era abbastanza inutile andarci e anche era inutile che mia madre mi dicesse di non andare.
Ero quasi arrabbiata perchè non mi aveva nemmeno dato il tempo di salutarlo. Il giorno prima era andato da mio zio, loro lo avevano visto, erano stati con lui. Io non lo vedevo da un po’, gli avevo parlato al telefono qualche giorno prima, ma mi sono trovata a pensare a un saluto, con le lacrime agli occhi cercando di ricacciarle indietro perchè era già pieno di parenti semi-sconosciuti e mi dava fastidio piangere, davanti a una bara in una squallidissima camera mortuaria di un ospedale.

Superstiti

Passione per le citazioni un po’ melense…
fa parte del mio stato d’animo attuale.

Senza incontrare mai gli sguardi
parliamo a lungo dei tuoi sbagli
di storie in cui hai creduto
e foto che poi hai strappato
e di ferite aperte, di parole sempre le stesse,
dette ma svuotate, perciò dimenticate

Sai che c’è, c’è che prima o poi
ti accorgerai che
io sono quello che hai voluto,
che da sempre hai cercato

Sono qui e adesso son venuto a prenderti
sono qui se non mi riconosci guardami
mi amavi già, lo capirai, non finirà mai
in una specie estinta noi,
unici due superstiti

Sai non voglio, non pretendo
cose che non mi vuoi dare
non so dire frasi fatte
per un letto da disfare che
poi non ti è rimasto niente,
é solo che io ero già nel tuo futuro,
nel passato nel presente

Sono qui per farti credere ai miracoli
sono qui per sovvertire i pronostici
l’amore è una marea, come distrugge crea
e tu non puoi respingermi,
lo sanno anche gli angeli

Sono qui e adesso son venuto a prenderti
sono qui se non mi riconosci guardami
mi amavi già, ora lo sai, non finirà mai
di una specie estinta noi,
unici due superstiti

Raf, Superstiti, 2004

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Condivido il tuo stato d’animo… in pieno…
Un saluto
Fed
Fed (link) – 09 05 2005 – 10:19

due storie “pelose”

Prima quella che può essere triste, se non facciamo qualcosa:
le piccole foche del Canada rischiano ogni giorno la vita a causa dei cacciatori di pelliccia. la LAV promuove una campagna per difenderle: Clicca qui per firmare la petizione!

Adesso quella più bella:
Il cerbiatto Mi-lu, rifiutato dalla madre naturale, ha trovato due nuovi genitori adottivi: una coppia di cani, di razza golden retriver. Succede in Gran Bretagna, nel Safari Park di Knowsley, nel Merseyside. Il cerbiatto è uno dei primi due gemelli di “cervo di padre David” mai nati in cattività. La madre lo avrebbe rifiutato probabilmente perché convinta di aspettare un solo figlio.

cerbiatto

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