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Al lupo! Al lupo!

Questo è ciò che speravo di vedere, ma molto prevedibilmente nessuno degli ospiti del Centro Uomini e Lupi di Entracque (CN) s’è mostrato dal vivo…

Un bel percorso, studiato per catturare l’attenzione, anche se con qualche difetto che non riesco proprio a non rimarcare.

Nella prima parte, quella in paese, l’accento è posto sull’uomo. In quattro sale suggestivamente caratterizzate il piccolo gruppo di visitatori viene guidato dalla voce registrata di un vecchio del posto che racconta il suo favoloso (e ricco di ingenuità e luoghi comuni) viaggio alla ricerca delle storie che in tutto il mondo parlano di lupi. Alcuni personaggi sono un po’ troppo caricaturali, gli accenti dialettali troppo marcati, ma vabbè… del tutto godibile.

Il museo chiude all’ora di pranzo, e i visitatori possono approfittare di una interessante convenzione con alcuni ristoranti locali che offrono il “Menu del Lupo” a un prezzo interessante. Noi abbiamo scelto Il Vecchio Mulino e abbiamo gustato un’ottima polenta. Servizio accurato e qualche “coccola” al cliente come il piattino con due tipi di biscottini e i tondini di cioccolato che accompagna il caffè.

Poi ci siamo dedicati alla seconda parte, quella del parco naturale. In effetti, pensavo di camminare nel verde e invece abbiamo fatto un altro percorso in qualche modo simile al primo, un piccolo gruppo di visitatori e una voce guida che ti porta da una stanza all’altra, attraverso il laboratorio, la cucina, la biblioteca di una giovane guida del parco, più due ambienti che simulano l’aperto. In ogni stanza la voce racconta le abitudini del lupo e filmati e immagini vengono proiettate sul muro.

Delusione: Caterina la guida non esiste. Scema io che non ho letto bene il sito, c’è scritto che è un’invenzione… però non capisco perchè. Nel senso… ok, magari nessuno di quelli che lavorano lì si chiama Caterina, ma perchè non filmare dei guardiaparco veri al lavoro e poi sovrapporre la voce narrante? perchè ricorrere a un’attrice? ci si sente un pochino presi in giro. Insomma, le cose che vengono raccontate sono vere e scientifiche, e non mi pareva difficile trovare una “vera Caterina” da filmare.
Secondo me c’è anche un vero errore: viene raccontata la commovente storia di Ligabue M15, un lupo maschio che trovato in Emilia dopo un incidente d’auto è stato curato e reimmesso nell’ambiente. Ligabue in circa un anno ha percorso oltre mille chilometri e si è andato a sistemare proprio nel Parco Naturale delle Alpi Marittime. Il povero lupo non è riuscito a trovare un branco che lo accettasse ed è morto forse di stenti, forse ferito proprio da altri lupi. Difficile non pensare che l’ingombrante collare gps che gli era stato messo non abbia avuto parte nella sua triste fine, sinceramente.
Ma Caterina racconta di essersi appassionata alla sua storia e di aver affascinato coi suoi racconti anche il nipotino, che le chiedeva sempre di parlarle di Ligabue: e Caterina racconta, e si inventa di sana pianta una scorribanda notturna del lupo all’interno della città di Cuneo, il tutto accompagnato da suggestive immagini girate secondo la prospettiva dell’animale, la città vista coi suoi occhi, dalla sua altezza e con le “deformazioni” date dal suo occhio. Ma Ligabue era seguito quasi metro per metro grazie al suo collare, e non è mai stato neanche vicino a Cuneo… al massimo avrà attraversato qualche minuscolo agglomerato di case disperso nei boschi! e c’è una cartina che illustra le sue peregrinazioni e smaschera subito questo falso, il cui senso mi sfugge un po’.

Infine, si sbuca alla torretta di osservazione e si spera. Ci sono solo tre lupi ospiti del recinto, al momento, e una di essi viene tenuta separata dagli altri due perchè c’è qualche problema caratteriale fra le due femmine. Quindi le possibilità erano proprio pochine e infatti non abbiamo visto nessun lupo dal vivo.

In compenso in uno degli ultimi pannelli ho letto di chi era la “DireZZione artistica”. Un correttore ortografico no, eh? Rifare il cartello coi credits era così caro? Bell’esempio per le scolaresche che immagino numerose vanno a vedere il centro…

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