Bilancio dopo il primo weekend: disastroso.
Dovrei aver scritto diecimila parole, ne ho scritte poco più di mille, e contando anche un paio di cose che ho scritto extra racconto.
Uffa.
E’ difficilissimo avere della disciplina, mi capita di aprire il file solo a orari assurdi, perché prima ci sono troppe distrazioni.
Eppure la storia ce l’ho in mente, anche se non in maniera molto ordinata, so più o meno dove devono andare i miei personaggi, molto meno come ci devono andare, e si stanno già ribellando e prendendo decisioni autonome che mi creano solo problemi… per esempio, ieri sera (notte…) i due protagonisti dovevano incontrarsi e conoscersi, disastrosamente. Lui doveva inaspettatamente dire la cosa peggiore da dire in quel momento (anche se è una brava persona, ma chissà, ogni tanto succede di fare come il classico elefante nel classico negozio di cristallerie…) e lei rimanerne indignata, anche più di quello che in fondo sarebbe logico fare. Insomma, ottimo inizio disastroso.
E invece mi sono trovata in difficoltà, non c’era l’aggancio, non aveva senso dire quella cosa così, e boh, non so come trarmi dall’impiccio, maledizione.
La vedo molto, molto dura.