in questo periodo ho letto…

Cristina Cassar Scalia Il talento del cappellano – Un cadavere che scompare, poi riappare. Un duplice omicidio accompagnato da una macabra messinscena. Con il Capodanno alle porte, pasticcio peggiore non poteva capitare al vicequestore Vanina Guarrasi. Se poi una delle vittime è un prete, il caso diventa ancora più spinoso. Diciamo la verità, non è per l’intreccio giallo che leggo questi libri. Appprezzabile, eh, sia ben chiaro, ma tutto il resto è più importante, e non delude neanche stavolta.

Antonio Manzini, Le ossa parlano – E anche in questo caso vuoi mica non leggere il nuovo di Schiavone? Che poi a me Manzini piace praticamente solo quando scrive di Schiavone, e anche lì neanche sempre… però Schiavone è Schiavone: una droga, insomma. Libro teso, argomento delicato, e la soluzione è ahimè quella più banale.

Alessandra Carnevali, Uno strano caso per il commissasrio Calligaris -Serie scovata in maniera bizzarra ma piacevole. Ovviamente questo è il primo della serie. Adalgisa Calligaris fa ritorno al paese natio e anziche occuparsi di cose di poco conto, come immagina, si trova subito impegnata in un’indagine su di un omicidio.

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