Super

E finalmente ho letto un libro, dopo le abbuffate dei mesi scorsi (di cui vi parlerò, prima o poi). Un libro che aveva dietro uno scopo benefico e che ho letto spinta dalla partecipazione di Alice Basso al progetto. Vabbè, questo non mi fa molto onore, ma insomma bisogna pur trovare un motivo, no?

Il libro si apre col racconto di Alice Basso, e pensavo fosse così a causa dell’ordine alfabetico, come appare in copertina. Invece l’ordine è puramente casuale, e non so se è proprio stato un bene, essere la prima. Il racconto è lì, in bell’ordine, spiritoso, ironico, insomma proprio come ce lo aspetteremmo da lei. Ma andiamo avanti, sono curiosa di leggere gli altri, che lo ammetto mi sono tutti sconosciuti tranne Piergiorgio Pulixi, di cui non ho mai letto nulla ma so chi è.

Ed è una sorpresa, una bella sorpresa. Ho scoperto delle chicche, fra gli autori, e nessuno è davvero debole. Particolarmente mi sono piaciuti quello di Rednic, quello di Falconi, e quello di Morozzi. Ma sono tutti belli. Con particolare riguardo alle storie tragiche, forse è per questo che il racconto di Alice Basso non mi ha preso, ma sperare che lei scrivesse un racconto con dei risvolti tragici era davvero troppo.

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