Tre topolini ciechi – #ReadChristie2020

Tre topolini ciechi è un racconto lungo che uscì nel 1950 (con altri racconti) e che non ha per protagonisti né Poirot né Miss Marple, da cui fu poi tratto “Trappola per topi”, tuttora uno dei più grandi successi teatrali.

Una storia che amava, questo il quesito del mese.

E mi sono risposta Una storia che amava, ovvero una che le ha dato popolarità e fama… come questo Tre topolini ciechi, grazie a cui è stata inserita nel Guinness World Records, e che nel 1947 fu recitata alla BBC per festeggiare l’80 compleanno di Queen Mary, la Regina Madre. Infatti La BBC chiese alla regina cosa avrebbe desiderato ascoltare in una trasmissione dedicata a lei, e lei rispose che avrebbe voluto ascoltare un pezzo di Agatha Christie, che già era una delle sue preferite. Agatha Christie ovviamente accettò, scrisse questo lungo racconto, e come pagamento chiese che fosse versata una cifra sul conto del Southport Infirmary Children’s Toy Fund.

Questo si giustifica, oltrechè dal titolo (una nota filastrocca per bambini), anche dalle circostanze che ispirarono il racconto: un orfano, affidato alle cure di una donna e di suo marito, morì per le percosse ricevute. I suoi due fratelli si salvarono. Il caso ebbe una enorme eco nella società britannica.

Il testo non venne mai venduto in Inghilterra.

La vicenda che si narra è di quelle a scatola chiusa, con tutti i protagonisti intrappolati dalla neve, che vengono a sapere di un omicidio avvenuto a Londra, detto dei Tre topolini ciechi da un biglietto lasciato dall’assassino sopra la sua vittima. Un altro appunto suggerisce che un secondo delitto (e un terzo, i topolini erano tre) si stia preparando proprio a Monskwell Manor, dove si trovano i nostri protagonisti.

Nel 1952 vide le scene il dramma Trappola per topi, ispirato sempre a questa vicenda, dopo un duro lavoro per trasformarlo in piece teatrale.

Nel 1956 la Christie venne proclamata Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico e poi alcuni anni più tardi Dama dell’Impero Britannico. Possiamo solo immaginare come questi apprezzamenti le abbiano fatto piacere, e quindi quanto affetto abbia provato per Tre topolini ciechi.

Ah, oltre alla storia mi ha colpito molto anche la copertina dell’edizione italiana, con quel bellissimo muso di gatto grigio, proprio uguale alla mia Toni.

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