due storie “pelose”

Prima quella che può essere triste, se non facciamo qualcosa:
le piccole foche del Canada rischiano ogni giorno la vita a causa dei cacciatori di pelliccia. la LAV promuove una campagna per difenderle: Clicca qui per firmare la petizione!

Adesso quella più bella:
Il cerbiatto Mi-lu, rifiutato dalla madre naturale, ha trovato due nuovi genitori adottivi: una coppia di cani, di razza golden retriver. Succede in Gran Bretagna, nel Safari Park di Knowsley, nel Merseyside. Il cerbiatto è uno dei primi due gemelli di “cervo di padre David” mai nati in cattività. La madre lo avrebbe rifiutato probabilmente perché convinta di aspettare un solo figlio.

cerbiatto

Sempre e Per Sempre

Ultimamente sto abbondando con le citazioni da canzoni…

Sempre e Per Sempre

Pioggia e sole
cambiano
la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano
e tornano
e non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
ricordati
dovunque sei,
se mi cercherai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Ho visto gente andare, perdersi e tornare
e perdersi ancora
e tendere la mano a mani vuote
E con le stesse scarpe camminare
per diverse strade
o con diverse scarpe
su una strada sola
Tu non credere
se qualcuno ti dirà
che non sono più lo stesso ormai
Pioggia e sole abbaiano e mordono
ma lasciano,
lasciano il tempo che trovano
E il vero amore può
nascondersi,
confondersi
ma non può perdersi mai

Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai

Francesco De Gregori, Amore nel pomeriggio, 2001

senza titolo

“Fin dai primi anni della mia giovinezza pensavo che ognuno di noi ha la propria no man’s land, in cui è totale padrone di se stesso. C’è una vita a tutti visibile e ce n’è un’altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. Ciò non significa affatto che, dal punto di vista dell’etica, una sia morale e l’altra immorale, o, dal punto di vista della polizia, l’una lecita e l’altra illecita. Semplicemente, l’uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un’ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese; vive di questa sua vita libera e segreta da una sera (o da un giorno) all’altra, e queste ore hanno una loro continuità.
Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile dell’uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo; possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la “linea generale” dell’esistenza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non s’è mai incontrato con se stesso, e c’è qualcosa di malinconico in questo pensiero. Mi fanno pena le persone che sono sole unicamente nella stanza da bagno, e in nessun altro tempo e luogo.
L’Inquisizione oppure lo stato totalitario, sia detto per inciso, non possono assolutamente tollerare questa seconda vita che sfugge a qualunque tipo di controllo, e sanno quello che fanno quando organizzano la vita dell’uomo impedendogli ogni solitudine, eccetto quella della stanza da bagno. Nelle caserme e nelle prigioni, del resto, spesso non c’è neanche questa solitudine.
In questa no man’s land, dove l’uomo vive nella libertà e nel mistero, possono accadere strane cose, si possono incontrare altri esseri simili, si può leggere e capire un libro con particolare intensità, o ascoltare musica in modo anch’esso inconsueto, oppure nel silenzio e nella solitudine può nascere il pensiero che in seguito ti cambierà la vita, che porterà alla rovina, o alla salvezza. Forse in questa no man’s land gli uomini piangono, o bevono, o ricordano cose che nessuno conosce, o osservano i propri piedi scalzi, o provano una nuova scriminatura sulla testa calva, oppure sfogliano uan rivista illustrata con immagini di belle donne seminude e muscolosi lottatori – non lo so e non lo voglio sapere. Da bambini e persino da giovani (come probabilmente da vecchi) non sempre avvertiamo il bisogno di quest’altra vita. Ma non bisogna credere che quest’altra vita, questa no man’s land, sia la festa e tutto il resto i giorni feriali. Non per questa via passa la distinzione: solo per quella del mistero assoluto e della libertà assoluta.”
Nina Berberova, Il Giunco Mormorante, 1958.

umore

Sono felice.
volevo solo farvelo sapere.

Mi sono rasserenata quasi completamente e in questo momento mi sento in uno stato assai vicino alla felicità.

c’è il sole e il cielo è senza una sola nuvola. E’ felice anche fuori.

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Ne son felice tatina! Bacio!
Righel – 21 04 2005 – 21:44

figuraccia!

stamattina mi sono fatta una delle mie scenette… non trovavo più una persona, che ovviamente aveva un sacco di motivi per non essere “on line” o comunque reperibile, e man mano che passava il tempo e che non ne trovavo traccia da nessuna parte la mia irrazionale agitazione cresceva e più mi dicevo cosa vuoi mai che sia successo e più mi venivano in mente ogni genere di disgrazie che potevano essere successe. non volevo chiamarla perchè mi vergognavo moltissimo della mia ansia, ma non sapevo più cosa fare.
alla fine ho ceduto e gli ho mandato uno sms, e ovviamente c’era un buon motivo per cui non lo trovavo, assolutamente banale.
se mi prende in giro a vita non posso nemmeno lamentarmi! ;- )

fine dei turbamenti (almeno spero)

mi sento come se fossi appena scesa da una centrifuga.
diciamo che in questi ultimi tre giorni sono successe un po’ di cose che hanno rischiato di minare abbastanza seriamente il mio equilibrio, ma a quanto sembra ne sono uscita viva. ancora un po’ confusa, ma mi sento meglio.
sopravvissuta a una tempesta.
grazie a un amico che ha saputo gestire la crisi con molto equilibrio, anche se afferma di non averne per nulla per sè stesso.

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Il sole dopo la tempesta… =)
Righel – 19 04 2005 – 19:02

Cirano

Da domenica Cyrano de Bergerac è rientrato nella mia vita con una certa prepotenza. Sto ascoltando l’album di Guccini “D’amore, morte e altre sciocchezze” praticamente in loop e penso che ricomincerò a leggere il libro.
Mi pareva quindi quasi d’obbligo dedicargli un post.
Ha 10 anni questa canzone, anzi, ha 10 anni l’album. non necessariamente è la stessa cosa.

Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l’ ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L’arrivismo? All’ amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch’ io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz’ ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d’ essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi…

Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un’ altra vita;
se c’è, come voi dite, un Dio nell’ infinito, guardatevi nel cuore, l’ avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l’uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev’ esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un’ ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo…Cirano

citazioni canore

Sorprendimi …
con baci che non conosco ogni notte
stupiscimi …
e se alle volte poi cado ti prego
sorreggimi, aiutami
a capire le cose del mondo
e parlami, di più di te, io mi dò a te
completamente …
Adesso andiamo nel vento e riapriamo le ali
c’è un volo molto speciale non torna domani
respiro nel tuo respiro e ti tengo le mani
qui non ci vede nessuno siam troppo vicini
e troppo veri …
Sorprendimi …
e con carezze proibite e dolcissime
amami …
e se alle volte mi chiudo ti prego
capiscimi, altro non c’è
che la voglia di crescere insieme
ascoltami, io mi do a te e penso a te
continuamente …
Adesso andiamo nel vento e riapriamo le ali
c’è un volo molto speciale non torna domani
respiro nel tuo respiro e ti tengo le mani
qui non ci prende nessuno siam troppo vicini
e troppo veri …
veri …
Dai che torniamo nel vento e riapriamo le ali
c’è un volo molto speciale non torna domani
respiro nel tuo respiro e ti tengo le mani
qui non ci prende nessuno siam troppo vicini
e troppo veri …
Sorprendimi ,sorprendimi ,sorprendimi..

Stadio, 2002

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