la Ubuntu Cola

ubuntu_cola_pet
L’altra sera sono andata al Politecnico per la lezione del corso di Linux e ho scoperto che ci sono gli equodistributori con la Ubuntu Cola e ovviamente l’ho provata. Il gusto è così così, come la maggior parte delle cole no-brand, però… si chiama Ubuntu!!
La bottiglia ora fa bella mostra di sè su uno scaffale nella mia cucina :)

evviva linux!

Uso felicemente da moltissimi anni linux. Prima Debian, poi Ubuntu. Giusto la scorsa settimana ho installato per la prima volta in vita mia Ubuntu da sola, e funziona (quasi) tutto!
Nell’ultimo mese e mezzo ho dovuto adattarmi e ho usato un vecchio portatile con windows 2000 server family ed è stata una tragedia, mai visto tante schermate blu, mai avuto tanti problemi. Virus? ah, già, quella roba a cui devi fare attenzione quando usi un sistema che non è sicuro… mai visto un virus per linux… beh, pazienza, ho imparato anche come si installa un antivirus (ovviamente ho dovuto trovarne uno adatto a quella vecchia versione di windows ecc…)
Siccome dovrò reinstallare di nuovo il mio portatile perchè voglio il doppio boot con mac osx e linux ubuntu, ho deciso che non valeva la pena perdere tempo cercando di capire come installare la stampante, che non è plug&play. Così avendo bisogno di stampare una pagina, chiamo la mia amica Cristina e le chiedo se posso andare a stampare una cosa da lei. Permesso negato perchè la volta precedente che sono stata da lei e le ho chiesto di usare il pc sono andata su siti “strani” e dopo poco ha avuto dei problemi e ha dovuto portare il computer ad aggiustare…
Sono esterrefatta.
Ho controllato la posta su gmail e facebook,me lo ricordo benissimo. Non mi pare nulla di bizzarro… comunque… addirittura in assistenza? possibile che un buon antivirus non potesse risolvere il problema? pare di no, però nè lei nè il suo compagno sono molto smanettoni, anzi, diciamo per nulla… La cosa che mi ha sconvolto è stata la sua insistenza e sicurezza nell’attribuirmi la colpa, perchè lei il pc lo usa e non succede nulla e invece appena arrivo io e faccio cose strane e poi bisogna portarlo ad aggiustare… ma quali cose strane, sono andata su siti normalissimi e di uso comune…
Ma ecco la spiegazione: bisogna usare internet il meno possibile, così queste cose non succedono.
eh?!
ma allora a cosa lo usi il computer?
beh, per esempio adesso stiamo stampando delle foto
che ovviamente NON devono arrivare via posta elettronica, sennò chissà cosa ti portano… ironizzo io
beh, sì, è meglio se le abbiamo fatte con la nostra macchina
ah ecco… senti, ho un dubbio… ma la flat cosa la paghi a fare?

adesso mi copio le cose che mi servono di quella pagina.
a mano.
è decisamente più sicuro.

Grrrr….

ed in molti casi il limite alla mia presenza è stato legato più al fatto che qualcuno sovente mi ricorda che il gioco perchè sia bello deve avere delle “pause” in cui faccio altro più che al mio desiderio di esserci;

Siccome quel qualcuno sono io, e questo è lo stralcio di una mail di quello che dovrebbe essere il mio compagno apparsa in una mailing list che ha più di un centinaio di iscritti, mi sento ufficialmente e profondamente offesa.
Ah, per la cronaca, non è che se la mail era privata m’incazzavo di meno. Forse lo avrei trovato un tantino più delicato, non scriverlo in pubblico, ma la sostanza non cambiava.

Il profilo del tartufo

Il profilo del tartufoHo appena finito di leggere “Il profilo del Tartufo” di Mercedes Bresso. Letto con un misto di curiosità (a me la Bresso è sempre piaciuta, e per quanto molto superficialmente la conosco da anni) e di diffidenza per il solito discorso del politico/uomodispettacolo che si improvvisa scrittore.

Dopo poche pagine ero scocciata dalla quantità di aggettivi. E’ una cosa che mi dà fastidio, e quando scrivo io ne metto pochissimi e poi la cosa mi viene contestata… Ma la storia mi ha preso, l’intreccio è ben costruito anche se un po’ cervellotico e ha qualche ingenuità (Mertz ci è o ci fa?) e soprattutto ha un grande protagonista. Claude Muller è meraviglioso, è il classico uomo di cui ci si innamora in cinque minuti, e incredibilmente poi si rivela quello giusto…

Il fatto che somigli terribilmente al protagonista maschile di una cosa che sto scrivendo è un dettaglio del tutto trascurabile. E che la cosa non mi abbia infastidito, anzi che avessi, leggendo, una certa curiosità per questo “doppio” del mio personaggio è una cosa che non mi era mai capitata.

Ah per la cronaca a me il tartufo non piace. Puzza di gas. :P

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