Tag: fantasy

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copertina terra 4

Questa è la copertina della prima parte del libro di un amico.
Per il momento viene autopubblicato in formato esclusivamente digitale, un capitolo a settimana. Trovate il link sulla sua pagina di facebook ogni domenica, a questo link.
Finita di pubblicare la prima parte, gli ho suggerito di raccoglierla in un file unico e renderlo disponibile tutto insieme.
Questi sono i link nei vari formati:

PDF

EPUB

MOBI

Se vi piace il fantasy, leggetelo.
E’ bravo, il ragazzo, anche se talvolta mette troppi aggettivi per i miei gusti ;)

Sono ormai tre anni che lavora a questo romanzo, con ammirevole costanza, e io ho letto ogni singola parola che è stata digitata, suggerendo piccole modifiche, discutendo sulla trama, ogni tanto litigando anche un po’ e soprattutto facendo quello che mi riesce meglio, andando a caccia di refusi. Spero che alla fine, tra le revisioni di tutti e due, siano stati eliminati tutti!
E quindi ormai il mio giudizio è di parte, non tesserò altre lodi, non sarei credibile.
Buttatevi, leggetelo, e poi fategli sapere che cosa ne pensate.

E state tranquilli, il libro nel suo complesso è a buon punto. Non vi pianterà nel bel mezzo della storia lasciandovi l’amaro in bocca per non averlo finito.

 

Il nuovo gruppo

Ho trascurato le disavventure della povera Mia, alle prese col suo amore impossibile per il principe malato… in realtà è quasi tutto scritto, devo solo dargli una risistemata e pubblicarlo, ma sono stata molto presa in queste ultime settimane.
Già l’avvicinarsi delle feste ha provocato un aumento degli impegni (e manca una settimana e ho ancora dei regali da prendere!!) l’altra mezza giornata lavoro in ufficio, e la sera per una serie di combinazioni avevo un sacco di impegni tutti negli stessi giorni. Poi mi sono anche presa un malanno, per fortuna in due giorni ero di nuovo in forma.
E poi ho ripreso a giocare a D&D, anche se questa volta con la seconda edizione, che praticamente non conosco. Ero un po’ prevenuta, gruppo nuovo, facce conosciute (poco) per altri giochi in cui non sono riuscita ad inserirmi, un gruppo poi particolarmente numeroso (siamo NOVE giocatori più il master) in cui sono l’unica ragazza. Un po’ retro, proprio come l’edizione che usiamo!
Per il momento abbiamo giocato tre volte e sono molto soddisfatta: il bg della mia pg mi sa che presto finirà qui, e mi ci sono già affezionata un sacco. Il master dice di essere fuori allenamento, ma secondo me lo dice apposta… tenere a bada così tanti giocatori (casinisti, tanto) è già una cosa notevole, e ha costruito la storia attorno ai personaggi, dopo averci lasciato la massima libertà nel crearli. Ora capisco perchè abbiamo fatto le schede a settembre per iniziare a giocare a fine novembre… Tra una sessione e l’altra manda messaggi che aumentano la voglia di giocare! Proprio come il gruppo di Alfa ai tempi d’oro. Sono curiosissima di capire che cosa succederà mercoledì prossimo! Ho un’idea, ma non ho assolutamente capito se posso metterla in pratica o se sono clamorosamente sulla strada sbagliata…
Abbiamo anche messo su un sito per raccogliere il materiale, e anche questo mi ricorda tanto il mio amato gruppo del passato. Ci sono già tre giocatori che hanno pubblicato i resoconti, e un quarto si aggiungerà di certo… più di metà del gruppo, è un ottimo risultato.
Mercoledì scorso, Max dice “bene, e con questo ci vediamo la prossima settimana” e ottiene un coro di proteste perchè era GIA’ finita la sessione… ecco, questo è l’unica pecca che ci vedo finora, ma con un gruppo così numeroso non può che capitare. A volte prima che riesci a fare qualcosa, o che tocchi a te, passa così tanto che praticamente giochi davvero per cinque minuti a serata. Ma se prima o poi gli sforzi del master per unire il gruppo verranno coronati da successo (al momento praticamente ognuno sta facendo beatamente il c… che gli pare indipendentemente dagli altri o quasi, e c’è il chierico che davvero non vedo come possa essere compatibile con il mago (e con me che sono amica del mago) e si sta guadagnando occhiatacce anche dagli altri per la sua intolleranza) immagino che anche questo problema si risolverà almeno parzialmente.

Appena finisco di pubblicare il bg di Mia (che per la cronaca non ho più giocato, sembra che trovare una sera che vada bene per tutti sia un’impresa impossibile) passo a quello di Sati. Che però è da scrivere, praticamente. Perchè alla fine avevo spiegato a Max cosa volevo fare e poi prima che lo scrivessi in forma ordinata mi è arrivata una mail che conteneva una proposta di background quasi perfetta, e così non l’ho mai finito. E poi i bg si scrivono quasi sempre in prima persona, ma questa forma non mi soddisfa molto, penso che lo “girerò” in terza.

Le mutande nel fantasy

Premessa necessaria visto che intendo “spammare” questo post in giro:
da molto tempo sto scrivendo un fantasy. Ovviamente un giorno mi piacerebbe che – una volta finito – venisse letto da altri. Beh, sì, ovviamente anche pubblicato. Ma sono realista.
Se la cosa vi interessa, potete scegliere gli altri post di questo blog che hanno come categoria “quella roba che sto scrivendo” e seguire qualche mio delirio sull’argomento.
La storia prende le mosse… no, veramente non più… all’inizio la storia prendeva le mosse da un’avventura che avevamo giocato al tavolo, millenni fa (correva l’anno 2006, credo). Io e un altro giocatore non eravamo soddisfatti di come era andata a finire e un po’ per gioco e un po’ no iniziammo a scrivere. Doveva essere quella storia e poi finire in modo diverso, migliore per i nostri pg. Io scrivo da sempre, ma sono normalmente molto gelosa di ciò che scrivo e faccio una fatica enorme a lasciarlo leggere ad altri. Scrivere a quattro mani è stata un’esperienza strana. Le prime volte che mandavo un capitolo al mio “socio” attendevo con un’ansia pazzesca la mail di risposta, mi sentivo sotto esame. Poi ho iniziato a considerarla una cosa normale, era una parte di me. Era così facile andare d’accordo! Capitava che non avessi il coraggio di proporre qualcosa perchè mi sembrava in un qualunque modo eccessivo, e che poi fosse lui a fare la stessa identica proposta!
In un periodo in cui lui era poco attivo ho iniziato a lavorare su una parte non prevista, ovvero la storia della protagonista prima dell’inizio della storia. Era una divertissiment, e mi serviva a chiarirmi bene chi era e perchè si comportava in determinate maniere. E’ cresciuta, quella parte, fino a diventare un vero e proprio prequel, e alla fine l’ho proposta al mio “socio” e abbiamo deciso di aggregarla, almeno parzialmente, alla storia iniziale.
Poi le cose della vita come al solito ci si mettono di mezzo.
Lui non ha più tempo nè voglia di seguire la cosa e mi ha dato il permesso di fare ciò che voglio di quello che abbiamo scritto. E alla fine non è tanto ciò che abbiamo scritto, quanto tutto quello che ci abbiamo ricamato attorno, la storia che abbiamo costruito, i problemi “logici” che abbiamo risolto. I capitoli scritti, quelli sono davvero pochi.

E alla fine arrivo al titolo di questo post. Che secondo me è un problema che chiunque abbia scritto fantasy in vita sua prima o poi s’è posto.
Ma gli eroi, portano la biancheria intima?
Se due personaggi si trovano a fare un bagno in un lago o in un fiume, che fanno? magari non sono così in confidenza per stare completamente nudi!
Ho avuto una accesa discussione con Fulvio su questo argomento e partendo dalle mutande siamo arrivati molto più in là.
Insomma, io dico che, in fondo, chi mi impedisce di pensare che i miei personaggi abbiano della biancheria intima? ma mi si propone il problema dell’elastico. Per tenere su le mutande. Che non era ancora stato inventato. Prego?! Da chi? In che senso? E’ un fantasy, non un romanzo storico. Che poi troppo spesso il fantasy venga appiattito su una specie di medioevo, forse un tantino meno cupo, è un altro paio di maniche. Ed è una cosa che trovo fastidiosissima.
Il fantasy è un’opera di fantasia.
Quindi se mi va che l’elastico ci sia, c’è. L’importante è che poi io sia coerente, e che non sparisca misteriosamente una manciata di pagine dopo, o che non ci si rammarichi della sua assenza.
Che cavolo, c’è la magia e non può esserci l’elastico?
Apriti cielo. La magia è un discorso diverso. Che a me però non convince per nulla, e me la sono levata dai piedi. Nel mio mondo la magia c’è, ma non dappertutto, e dove si svolge la parte rilevante della storia è vietatissima. Motivo per cui c’è un medico-erborista bravissimo che sa fare cose praticamente scientifiche, comprese iniezioni, flebo e forse anche trasfusioni. Non ne ho ancora avuto bisogno, quindi non so. Di sicuro sa fare il test di gravidanza.
Ma come, le trasfusioni? e il gruppo sanguigno?
Chissene. Nel mio mondo non è necessario saperlo.
Finiamo sul problema dell’aggiunta e della sottrazione, e in un’accesa discussione su fantasy e fantascienza. I romanzi di fantascienza (che, colpevolmente, non so apprezzare molto, e leggo quindi pochissimo) propongono mondi incredibili dove è possibile fare cose del tutto impossibili, volare, smaterializzarsi, teletrasportarsi… e tu mi fai tanti problemi per un elastico?

L’ho persuaso a leggere il mio amatissimo Brandon Sanderson e a giudicare dalla rapidità con cui ha divorato la trilogia Mistborn direi che non gli dispiace.
Discutiamo anche di quello: Sanderson avrebbe fatto un errore perchè nel suo mondo il sole è malaticcio e c’è una costante coltre di cenere che soffoca tutto. Le piante sono marroncine e faticano a crescere.
La fotosintesi! La clorofilla è verde! Non possono esserci piante marroni vive! E’ un errore!
A me del colore delle piante non importa nulla. O meglio, mi sembra adatto che siano così. E se violano qualche legge biologica sinceramente me ne importa nulla. E’ un mondo fantasy. Magari la fotosintesi non c’è. Perchè dovrebbe esserci per forza? Perchè un mondo inventato dovrebbe seguire le nostre stesse leggi? Chi lo ha detto?

Insomma, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate. Non necessariamente solo sulle mutande, ma anche sul resto. Se vi va, basta cliccare su “commenti” subito sotto il titolo.

considerazioni di notte

1) non si inventa nulla. tutto sta nel proporlo nel modo giusto, la vera abilità è nel remixare la minestra affinchè non appaia riscaldata. e non tutti lo sanno fare bene.

ora mi sento molto più pacificata col mio mezzo plagio inconscio (vedi post estivi) e tutto grazie alla visione del film degli XMen.

2) ho fatto un esperimento. fresca di (ri)lettura, ho scritto delle cose utilizzando i personaggi di un libro che avevo appunto appena letto. una sorta di omaggio, mettiamola così. e ne sono venute fuori delle cose interessanti.

tipo: le prime pagine erano una (pallida) imitazione dell’originale, fedeli nello stile e soprattutto nel carattere dei personaggi. poi man mano hanno preso la loro strada… e sono finiti nel mio consueto clichè. insomma, hanno cambiato nomi, ma la storia è sempre la stessa.

che voglia dire che la devo proprio raccontare?

 

3) mi stanno venendo delle strane manie, non so quanto inquietanti. vedo, anzichè la gente morta, i difetti. che poi non so se sono proprio difetti… leggo libri, e spesso mi chiedo che cos’è successo fra un capitolo e l’altro, mi interrogo sulle cose non raccontate, sui salti temporali. mi affascina lo spazio bianco.

era il nome di una libreria che stava in via cernaia, non so neppure se esiste ancora. lo spazio bianco, quello fra le righe, quello sopra e sotto la pagina, i margini.

che cosa c’è lì in mezzo?

ho letto una storia lunghissima che si sviluppa nell’arco di circa cinque anni. le duemila e passa pagine ovviamente non li coprono interamente. ma che cosa succede fra l’ultima pagina del primo libro e la prima del secondo? ci passa un anno, un anno importante, in cui la vita della protagonista prende una piega completamente diversa. perchè l’autore ha scelto di non raccontare nulla? e naturalmente questo è solo un esempio, ci sono molti salti, anche se più brevi, che non sempre condivido.

io quando scrivo sono anche troppo meticolosa, lo so e lo vedo come un difetto. io registrerei tutto, sono più una telecamera fissa puntata sui miei personaggi. ma scegliere cosa raccontare e cosa no è difficile.

 

ho letto un libro di recente, e non è un fantasy. ogni tanto mi capita! si chiama Colpiscimi ed è di Olivia Corio, è breve, solo 200 pagine.

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
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